Seconda Domenica dell’Avvento!

Care famiglie, ben ritrovate alla vigilia della seconda di Avvento Nel video precedente vi ricordavo che il tempo di Avvento è un tempo speciale per risvegliare l’attesa del Signore. L’Avvento ci aiuta risvegliare l’attesa del Cielo, ma anche l’attesa del Signore che viene nell’oggi della vita quotidiana. Cristo però ha bisogno di annunciatori, di persone che preparino all’incontro con lui. Giovanni Battista è l’annunciatore esemplare: con la parola e con l’esempio invita il popolo a prepararsi all’incontro con il Messia: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Convertitevi perché il Regno dei Cieli è vicino! Con la parola Giovanni Battista richiama il popolo alla conversione, ma è lui che per primo prepara la via del Signore nel suo cuore con una vita sobria, essenziale che lascia spazio alla ricchezza della fede. Ma Giovanni Battista è un personaggio del passato, ora è annoverato tra i santi del Cielo. Chi prende oggi il suo posto? Chi deve risvegliare il desiderio di Dio e dell’incontro con lui in questo tempo di Avvento? Forse i preti, le suore, il Papa? Anche loro, certo! Ma questo compito spetta in modo particolare a voi genitori. Voi dovete essere per i vostri figli i primi annunciatori con la parola e con l’esempio! Voi avete la responsabilità di suscitare l’attesa del vero Natale nel cuore dei vostri figli. Cosa significa concretamente questo? La parola chiave del Vangelo di questa seconda domenica di Avvento è la parola penitenza. È una parola spesso banalizzata, scomoda, fraintesa, dal sapore quaresimale ma che richiama la nostra parte nel cammino di conversione. Penitenza è una parola che si può declinare in sobrietà di vita, spirito di preghiera e carità. L’attesa del Signore va preparata riscoprendo in famiglia uno stile di vita sobrio, essenziale, che bandisce i capricci e gli sprechi. Penitenza significa anche spirito di preghiera. Siamo riusciti a trovare qualche momento di preghiera in famiglia per ringraziare il Signore e alimentare il dono della fede? Carità significa amore: amore dentro la famiglia, amore della famiglia verso chi si trova nel bisogno. Cristo Gesù non può trovare spazio in un cuore indifferente e indurito dall’egoismo; ci chiede di fare il nostro passo con la penitenza: sobrietà, preghiera, carità. Diamo il buon esempio e Cristo rinascerà nel cuore delle nostre famiglie. Buona continuazione dell’Avvento, con spirito di penitenza! Don Daniele

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